L’importanza di sapersi meravigliare

Image

“E se poteste mantenere la meraviglia del vostro cuore dinanzi ai miracoli quotidiani della
vostra vita, il vostro dolore non sembrerebbe meno meraviglioso della vostra gioia.”

Khalil Gibra


La meraviglia è un'emozione complessa che può essere suscitata da qualcosa di inatteso e straordinario ed è collegata all'ammirazione, all'apprezzamento, ed è possibile quando si osserva con curiosità e apertura mentale. Deriva della capacità di non dare tutto per scontato e di credere che ci sia altro oltre quello che già si conosce come un segreto da scoprire nel quale è contenuta un'esperienza di piacere.

E chi non ha mai provato meraviglia almeno una volta di fronte ad un bambino, che fosse un neonato o un bambino che impara a camminare, parlare ecc?

Ritengo che la capacità di sapersi meravigliare sia particolarmente da coltivare in tutti coloro che hanno dei figli o si occupano di bambini e adolescenti: quindi queste mie parole sono rivolte ai genitori, nonni, baby sitter, educatori, insegnanti, allenatori, pedagogisti, psicologi e terapeuti che lavorano con i minori.
L'intenzione (e la speranza) è poter essere di ispirazione per l'anno che sta per iniziare, un promemoria per non dare mai per scontato niente con bambini e ragazzi che sono in continua crescita ed evoluzione e che sono paragonabili a vere opere d'arte e della natura..

Spesso quando parlo con i genitori dei miei pazienti adolescenti o più in generale nei corsi sulla genitorialità, inizio con un piccolo esercizio esperienziale..  che ora propongo anche a voi che leggete. Vi chiedo di ricordare un momento in cui avete provato meraviglia, per es. la prima volta che avete visto vostro figlio alla nascita, un suo piedino, avete sentito la sua voce la prima volta, o quando ha mosso i primi passi, ma anche più semplicemente un suo sorriso, un abbraccio, un disegno, una piccola scoperta, un traguardo raggiunto.

Riuscite a ricordare almeno una volta in cui avete provato meraviglia per qualcosa che riguardi vostro figlio, nipote, o un vostro piccolo studente, paziente ecc..? Se sì, vi chiedo di alzare la mano (e anche il braccio!) e tenerla alzata. Se siete in luogo pubblico o cmq con altre persone e potete alzare una gamba.

Ora mantenga la mano alzata, chi prova meraviglia per il proprio figlio almeno una volta all'anno. Gli altri possono abbassarla.

Continuate a tenerla alzata se vi meravigliate per qualcosa riguardante vostro figlio almeno una volta al mese. Gli altri possibilmente senza giudicarsi, la possono abbassare.

Tenete mano o gamba alzata se provate meraviglia per vostro figlio, o studenti, pazienti, almeno una volta la settimana.

Proseguite ancora così se vi meravigliate almeno una volta al giorno. Sennò abbassate la mano, avete già resistito a lungo!

Se provate meraviglia anche più volte al giorno, beh beati voi!!!! Potete ora finalmente abbassare mano o gamba e riposarvi!

Se hai abbassato la mano nella prima parte, forse potresti esserti criticata/o o valutata/o come una pessima madre, padre ecc.. Ma non è un esercizio per fare sentire in colpa.. Piuttosto ha lo scopo di aiutare a essere consapevoli del modo in cui guardiamo ai nostri figli, studenti ecc.. perché non è per niente semplice né immediato avere un atteggiamento contemplativo che ci consenta poi di sperimentare meraviglia. Infatti, chiedo a chi ha tenuto la gamba o la mano alzata fino alla fine, o quasi, Quanta fatica avete provato e quanto vi è costato tenere la mano o la gamba alzata così a lungo??

Più avete tenuto alzata più avrete dovuto impiegare volontà e impegno nel continuare, avete accettato il disagio dello sforzo e il dolore ai muscoli. Probabilmente avrete avuto anche pensieri di lasciar andare la mano e magari l'avete fatto. Ma per il tempo in cui l'avete tenuta su vi  siete impegnati attivamente e ci è voluta attenzione, intenzione, concentrazione, vero?
Esattamente come si impegna attivamente chi si meraviglia spesso per i propri figli!

Meravigliarsi significa essere presi da stupore, ma non è qualcosa che ci capita passivamente, ma dipende piuttosto dal nostro atteggiamento e dalle nostre azioni. Possiamo dire che sia infatti una capacità, un'abilità perché non sono i fatti in sé a essere meravigliosi e sorprendenti, ma lo diventano attraverso i modi con cui li si guarda e lì si esperisce. Ci meraviglia ciò che incontriamo solo se siamo attenti, presenti e osserviamo con una curiosità fiduciosa di poter trovare altra bellezza oltre ciò che già si conosce.

Per farlo è necessario essere capaci di stare nel momento presente, di essere con loro fisicamente e mentalmente, osservarli con curiosità, apertura e non lascia campo libero a pensieri come giudizi, pregiudizi, valutazioni, confronti e aspettative.. in una parola essere "mindful".
Ed è anche auspicabile essere disponibili a provare tutto quello che si presenta oltre la meraviglia, cioè emozioni spiacevoli come senso di colpa, ansia, rabbia, tristezza, ecc…  perché non si può selezionare che emozioni provare...

E chi sceglie di essere un genitore, un nonno, un insegnante, un allenatore o terapeuta, che si meraviglia, lo faccia se, e solo se, lo ritiene davvero importante, solo se è in linea con il tipo di genitore che vuole essere, se è in linea con i propri valori genitoriali o professionali.

Ma deciderlo, averne l'intenzione non basta! Bisogna impegnarsi attivamente e concretamente nella vita di tutti i giorni, anche nei momenti quotidiani più semplici, anche se appaiono insignificanti.  Non dobbiamo infatti aspettarci che appena ci mettiamo in un atteggiamento contemplativo la meraviglia appaia come per magia! Si tratta piuttosto di preparare il terreno, seminare, innaffiare e attendere con curiosità, apertura che sbocci fiori e maturino i frutti e allora potrete goderne!
E per fare questo possiamo imparare proprio dai bambini stessi, dal loro modo curioso e fiducioso di osservare ciò che li circonda, dalla loro capacità di spalancare gli occhi e le orecchie e dire WOW!

Innegabilmente, ci sono più occasioni quando i figli sono piccoli, infatti proverbiale è la meraviglia che si prova quando vengono al mondo, primo sorriso, sentirne la voce, quando iniziano a gattonare, camminare, la prima volta che dicono mamma e papà, le prime frasi, ecc..
Personalmente, sono in questa fase, quella in cui sboccia il linguaggio e quindi mi meraviglio per ogni nuova parola e in questo momento sono davvero fortunata perché capita più volte al giorno (nell'esercizio di prima infatti i muscoli del braccio imploravano pietà!) ma questo avviene perché mi impegno attivamente a prendermi il tempo per lui, a staccare gli occhi e la mente dal cellulare e dal pc, a tenere la TV o radio spente ecc ( magari non sempre ma quanto basta)
E mi sono riempita il calendario del futuro di promemoria per ricordarmi di mpegnarmi anche quando le occasioni per meravigliarmi di mio figlio saranno meno, "facili", frequenti o eclatanti.

Provare meraviglia sicuramente è piacevole per noi, ed è come carburante per quando ile cose sono difficili, il rapporto non va a gonfie vele, in caso di  marachelle e discussioni ecc 
Ma è un dono anche, e soprattutto, che possiamo fare proprio a loro!

Mettetevi nei loro panni, dietro ai loro occhi.. come sarebbe essere guardati con meraviglia dagli adulti significativi della propria vita?

E com'è/come sarebbe stato se i vostri genitori vi hanno/avessero guardato con meraviglia tante volte durante la vostra crescita? 

Se volete essere genitori, nonni, educatori, insegnanti, allenatori, terapeuti, che si meravigliano in presenza dei bambini di cui si occupano, allora iniziate da ora a preparare il terreno con l'osservazione/mindfulness, seminate aprendo occhi, orecchie, mente e cuore, innaffiate, coltivate e vedrete che sentimenti di meraviglia fioriranno e ne raccoglierete i dolci e preziosi frutti.. o almeno ve lo auguro per quest'anno che è appena cominciato!

 

Il più bello dei mari

è quello che non navigammo.

Il più bello dei nostri figli

non è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorni

non li abbiamo ancora vissuti.

E quello che vorrei dirti di più bello

non te l’ho ancora detto.

Nazim Hikmet

Se ti è piaciuto questo articolo o ti sembra utile per altri, condividilo!

Vuoi rimanere aggiornata sui nuovi articoli?