Come iniziare l’autosvezzamento

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Quando vostro figlio sarà davvero pronto (vedi in questo articolo come capirlo), puoi partire ad offrirgli quello che sembra interessarlo dai vostri piatti o dalla tavola.

Per capirlo bene, le prime settimane io o mio marito abbiamo tenuto il bimbo in braccio mentre mangiavamo e lasciato che toccasse e prendesse da solo.
Ci sono però alcuni accorgimenti riguardo quali cibi e come presentarli.

Come abbiamo già spiegato in altri articoli, non ci sono tabelle da seguire ne tempi di inserimento: fin da subito  (6 mesi circa) tutti possono mangiare tutto tranne:

  • miele (fino a 1 anno va evitato per il rischio di botulino, anche nelle preparazioni)
  • Latte vaccino (fino all'anno, é però consentito nelle preparazioni. Sì intende di non offrirlo come bevanda, come sostituzione al latte materno o artificiale, perché contiene un elevato apporto di proteine che affaticano il fegato del neonato)
  • Mitili (non mirtilli, ma cozze, frutti di mare!): possono essere inquinati, a rischio di epatite, salmonella ecc..
  • Tonno, Pesce spada e altri pesci di taglia grande: presentano quantità elevate di mercurio
  • Funghi:  dopo l'anno solo se coltivati e di provenienza certificata. (Per i funghi le indicazioni ufficiali del ministero della salute, e di diverse associazioni micologiche, sono quelle di evitarli fino ai 12 anni per rischio tossicità (se funghi raccolti) e scarsa digeribilità. Tuttavia in altri Paesi sono ammessi già dai 10- 12 mesi. Un buon compromesso potrebbe essere di offrire preparazioni che contengono funghi, tipo un risotto, senza magari dare da mangiare il fungo finché il bimbo è piccolo).
  • Sale aggiunto (almeno fino all'anno): puoi usare erbe aromatiche e spezie per insaporire.
  • Zucchero: fino almeno a 2 anni è fondamentale evitare assolutamente zuccheri industriali e raffinati e anche le merendine o biscotti che lo contengono - il rischio di obesità é alto e si rende o bambini presto amanti o addirittura dipendenti dai dolci. (più avanti approfondirà l'argomento zuccheri con la collaborazione di una nutrizionista.)
    Ci sono alternative più "naturali" come sciroppo d'agave, d'acero, di mela ecc.. che sono meno dannosi degli zuccheri citati sopra, ma sono comunque zuccheri liberi e vanno offerti con moderazione, così come anche frutta fresca schiacciata o frullata. (Qui un articolo utile a riguardo)
  • No a uova crude, carne cruda e pesce crudo.
  • Le fibre vanno molto limitate fino all'anno e poi gradualmente aumentate fino ai 2 anni. Questo perché possono provocare l'effetto contrario e cioè rallentare il transito intestinale e rendere difficile l'evacuazione, inoltre possono inibire l'assorbimento di alcuni nutrienti che per un bambino sono invece importantissimi.

NB: tutti gli altri alimenti si possono dare dai 6 mesi!
Non si fanno più i crono-inserimenti, ovvero l'introduzione graduale di cibi seguendo un calendario determinato, allo scopo (erroneo) di ridurre o evitare le allergie. Questo non è una caratteristica dell'approccio dell'autosvezzamento, ma un'attuale prassi internazionalmente riconosciuta, basata su attuali studi scientifici. 

Accorgimenti

  • Come accennato nell'articolo sulle differenze fra autosvezzamento e tradizionale, non si sostituiscono le poppate con i pasti. Anzi, è consigliato offrire il latte circa una mezz'ora prima del pasto della famiglia, in modo che il bambino non arrivi molto affamato perché si spazientirebbe subito, dato che i primi assaggi non lo sfamano come il latte. In questo modo, invece, il bambino è tranquillo e può fare i suoi esperimenti di gusti e consistenze per la curiosità e il piacere di farlo e non mosso dalla fame.
  • Se il bambino dorme all'ora del pasto della famiglia non svegliarlo apposta, non è necessario Così come non è consigliato tenerlo sveglio all'ora dei pasti se mostra di essere stanco: frustrazione e fallimento vi aspetterebbero al varco!

Per il resto è importante offrire variando e prediligendo cibi di stagione (magari bio e/o km zero) e possibilmente bilanciati, seguendo la piramide alimentare mediterranea o transculturale. 


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Concludo sottolineando che, quando il bambino mostra interesse per qualcosa che noi adulti stiamo mangiando, é importante che glielo offriamo tagliato in modo che possa prenderlo da solo e quindi in base alle sue capacità di presa e manipolazione e che sia sicuro affinché non ostacoli le vie aree.
Nel prossimo articolo vedremo meglio nel dettaglio come vanno tagliati i cibi all'inizio e via via che il bambino cresce.

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