Perché lasciare che il bambino si svezzi da solo?

Image

Nell'articolo sull'autosvezzamento abbiamo già anticipato che sarebbe logico e sensato proseguire con un'alimentazione solida a richiesta, così come si è fatto con il latte fin dalla nascita.
Ora vi spiegherò perché. da Psicomamma, ritengo sia la scelta migliore per mio figlio.
(Prometto che farò un articolo anche su quando NON scegliere l'autosvezzamento!)

Perché ho scelto che mio figlio si svezzasse da solo:

  1. L'alimentazione a richiesta è la naturale prosecuzione dell'allattamento a richiesta. 
    Perchè all'improvviso dovrei essere io a stabilire quanto e quando dare da mangiare a mio figlio, se fino a poco tempo prima era lui che decideva quanto e quando latte bere? Come avevo fiducia nelle sue capacità di lattante, ne ho ancora di più nelle sue di neonato che cresce e apprende sempre di più!
  2. E' l'approccio che si basa sulla conoscenza scientifica di come funziona il bambino e come si sviluppa a livello biologico, motorio e cognitivo.
  3. E' rispettoso dei bisogni, delle caratteristiche e dei tempi del bambino.
    Nonostante sia la sua mamma, chi sono io per dire quanto, quando e cosa deve mangiare mio figlio? Le tabelle con i grammi non possono andare bene per tutti i bambini che abbiano la stessa età: ognuno è diverso, come noi adulti e quindi non vedo perché dovrei stare a dargli quantità e qualità di cibo decise a priori senza considerare lui nello specifico.
  4. Consente al bambino di imparare a riconoscere gli stimoli della fame e della sazietà e quindi ad autoregolarsi, riducendo il rischio di obesità e altri disturbi alimentari da adolescente e adulto.
    Spesso i bambini che vengono imboccati, mangiano perché gli viene imposto il cibo oppure per lo stesso motivo lo rifiutano e l'alimentazione diventa anche molto dipendente dalla relazione del bambino con chi lo nutre. Se il bambino è libero di prendere il cibo da solo, si crea il suo personale rapporto con il cibo, fatto di esperimenti, sensazioni, e preferenze.
  5. Alimenta l'apprendimento del bambino sia dal punto di vista motorio che cognitivo.
    Gli esperimenti che può fare manipolando il cibo da solo e l'espolarazione delle consistenze con le dita e in bocca sono esperienze educative preziose che poi espanderà anche ad altre aree della sua quotidianità.
  6. Favorisce l'autonomia la consapevolezza di sé, la fiducia nelle proprie capacità e il senso di autoefficacia. 
    Poter decidere quanto, cosa e in che ordine mangiare, permette al bambino di imparare a conoscersi, a fare delle scelte e sentirsi capace, in un ambito che non prevede particolari pericoli o conseguenze negative. Mi sembra un regalo bellissimo da fare a un figlio così piccolo! Poniamo le basi per un adolescente e poi un adulto consapevole, autonomo e fiducioso nelle proprie capacità. (Ovviamente l'ideale sarebbe utilizzare questo approccio anche in altre aree della vita del bambino).
  7. Non devo cucinare doppio e non devo buttare le pappe che non mangia (o essere costretta a mangiarle io). 
    Con un neonato chi ha tempo di cucinare per lui e per il resto della famiglia? Soprattutto se lo svezzamento coincide con il rientro al lavoro della mamma!
    E poi a me piace cucinare, ma cucinare per davvero! Non mi compatirei a preparare brodetti e pappine.. e mi compatirei ancora meno a mangiare quello che avanza. Vuoi mettere invece cucinare per sé e poi far assaggiare al bambino quello che mostra di volere? Tanto tempo e cibo risparmiati! 
  8. Per il piacere di pasti in famiglia tutti insieme.
    Mangiare contemporaneamente a mio figlio mi dà molto un senso di convivialità e condivisione.
    Per non parlare del fatto che, se dovessi imboccarlo non riuscirei a mangiare. Invece è un piacere e una soddisfazione vederlo mangiare in autonomia e potermi godere il mio pasto. (Questo ovviamente non nelle prime settimane.. quando la guardia era alta e c'era da capire che cosa volesse mangiare e come se la cavava!)


Ad essere onesta, ci sarebbe invece un solo motivo fra i "contro", che però passa in secondo piano a fronte dei "pro". 
Mi riferisco alle condizioni in cui si riduce mio figlio mangiando da solo, con le mani prima e i tentativi con il cucchiaio poi. Lui, il seggiolone e il pavimento della cucina sembrano un quadro di Pollock!
Mio figlio non è quello nella foto in alto, ma si riduce così!
Mi consolo pensando che anche chi parte imboccato, prima o poi dovrà sperimentarsi con i pezzetti e con le posate in autonomia e quindi il risultato sarebbe simile!

 


Se ti è piaciuto questo articolo o ti sembra utile per altri, condividilo!

Vuoi rimanere aggiornata sui nuovi articoli?